venerdì 12 marzo 2010

Presto, chiamate la Pòlis

Non mi occupo di politica nè ho una forma mentis politica. Ma ho alcune convinzioni e un'idea sulla politica di questi tempi. Credo anche di avere un punto di vista particolare, forse addirittura privilegiato, su quanto sta accadendo:
- sono cittadino di un comune che la legge voleva "sciolto per mafia" e che la politica ha in qualche modo salvato;
- sono cittadino di un comune che a breve dovrà ripristinare un'amministrazione con nuove elezioni (la precedente amministrazione si è dimessa il giorno in cui il Consiglio dei Ministri doveva pronunciarsi sulla vicenda);
- in virtù del punto precedente, sono cittadino di un comune in cui sono attualmente candidati rappresentanti dell'amministrazione che doveva essere sciolta per mafia e che la politica ha in qualche modo salvato.
Ma non è tutto:
- sono cittadino di un comune di una regione il cui presidente si è dimesso per uno scandalo sessuale;
- sono cittadino di un comune di una regione che dovrà ripristinare un'amministrazione con nuove elezioni, per le quali dovrebbero concorrere due candidate che non voterei per motivi diversi (sempre che una delle due venga alla fine ammessa, ma io scommetto di sì);
- sono cittadino di un comune di una regione di un paese governato da un mafioso, che sta portando questo paese all'esasperazione e, forse, alla guerra civile, modificando regole a proprio vantaggio oppure semplicemente aggirandole, con buona pace di quanti si lasciano abbindolare da un regime autocratico e videocratico.
Caro amico cinese, tu fai bene a lamentarti, ma come vedi anche qui non ce la passiamo bene. Sogno per te e per me il giorno in cui potremo definirci cittadini di un paese libero, o quantomeno più semplice.

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