martedì 13 aprile 2010

The hurt locker


The hurt locker (letteralmente "la scatola del dolore") è un film marinescentrico che però non da' giudizi sulla guerra o almeno non lo fa in maniera esplicita. Sullo sfondo si percepiscono il dolore di un conflitto mai del tutto compreso dalle persone coinvolte (gli sguardi vagamente curiosi e rassegnati degli iracheni alle finestre sono una costante inquietante e angosciosa) e la distanza tra due mondi (quello della popolazione locale e quello dei soldati americani) che si incontrano solo raramente e con estrema difficoltà; quando lo fanno è grazie all'adolescenza intraprendente di "Beckham", ragazzino iracheno appassionato di calcio e venditore di dvd taroccati. Ma The hurt locker è soprattutto un film sulla routine di un lavoro svolto sul filo della vita, o della morte, dipende dalle prospettive. E' il film su una squadra di artificieri che ogni giorno prende le misure al proprio coraggio o alla propria incoscienza (anche qui una questione di prospettive).
"Dovrei sparargli?", chiede il soldato con l'arma puntata sul civile di turno. "E' una tua scelta", la risposta del compagno di reparto. Uno scambio di battute emblematico, perchè questo è anche un film sulle scelte. Ognuno dei protagonisti è chiamato a farne quotidianamente fino al "giorno di rotazione zero", fino alla scelta finale.

2 commenti:

  1. Ma quindi? ;)
    In definitiva, li meritava davvero tutti questi Oscar? :)

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  2. Guarda Zu, forse non tutti e 6, ma almeno un paio decisamente...

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