mercoledì 29 dicembre 2010

Tutto il volume che ho

Sulla scrivania della mia adolescenza, la stessa scrivania che mi ha visto protagonista di faticose e improbabili traduzioni dall'italiano al greco, è attualmente posizionato un fasciatoio contornato di colorate cremine antiarrosamento, soluzioni pediatriche per il naso, forbicine, termometrino e qualche pila di pannolini; accanto alla mia amata rossofiammante macchina per il caffè espresso troneggia uno sterilizzatore di biberon che, seppur di un candido colore bianco, riesce a rubare la scena e far impallidire la prima per le smodate e bombate dimensioni; ogni mattina, in allegato alla ordinaria busta dell'immondizia, ora ce n'è sempre una azzurrina e profumata (intendo al momento dell'acquisto ovvio) al limone contenente dai cinque ai dieci pannolini usati.
Mentre rifletto sulla rivoluzione copernicana della mia quotidianità ascolto una serie di remix di "Tutto l'amore che ho" lasciandomi sorprendere, poco dopo, dal volume alto delle casse; devo averlo alzato automaticamente sapendo che la mia famiglia in questo momento è fuori casa. Quando sarà grandicello Samu amerà la musica dance come il papà, lo so. Come il papà l'ha amata per anni in passato e ora, di tanto in tanto, la ascolta ancora facendogli l'occhiolino.
Ti dedico questo remix, piccolino. Il migliore tra quelli che ho ascoltato. Te lo dedico con tutto l'amore che ho.

2 commenti:

  1. ..Non ti illudere che tuo figlio abbia i tuoi stessi musicali.. ;)

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  2. che meraviglia di post !mi ha fatto proprio bene al cuore . Vorrei che venisse letto da molte blogger che pensano che la vita sia la Mulberry o la Peekaboo!!!

    sono già una tua follower

    ave

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