Assistere a un concerto di Jova è un po' come tornare a casa, scaldarsi un paio d'ore davanti al caminetto prima di uscire di nuovo al freddo delle mille cose da portare a termine. Le ritrovo lì le facce familiari, sempre diverse, sempre le stesse, strane, di una bellezza un po' disarmante. Ci si sistema in cerchio e ci si racconta. Lorenzo, al centro, è solo un punto di snodo, un moderatore, il crossroads umano delle nostre storie. Lui le ascolta, le interpreta e poi le reinterpreta restituendocele più belle, aggiungendo un pizzico di sale. Roma, 6 Dicembre 2011: un'altra tappa da cui ricominciare.
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